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Giovedì 28 e venerdì 29 marzo

“Passiùn di Gesü Crist” da Castagnole a Crea

“Il Tradimento” è il tema della ventiduesima edizione

“Il Tradimento” è il tema della ventiduesima edizione della “Passiùn di Gesü Crist”, l’azione teatrale gratuita che si rinnova ogni anno e va in scena il Giovedì Santo a Castagnole Monferrato. L’appuntamento è per il prossimo 28 marzo alle ore 21 con fiaccole, “suoni delle tenebre”, musica e canto, che si dipana per il centro storico del paese come una processione a stazioni, alla quale parteciperanno giovani, uomini, donne e artisti.

Un incontro realizzato da Casa degli alfieri con il Comune di Castagnole Monferrato e aperto, come sempre, a tutte le confessioni, a credenti e non, che vedrà la partecipazione attiva della comunità di Castagnole, del vescovo di Asti mons. Marco Prastaro, di gruppi di ogni età e provenienza, di artisti ospiti che proporranno il loro punto di vista tra cui la Banda Musicale Comunale di Portacomaro e il gruppo folk “J'Arliquato”. Ci saranno letture e monologhi d’autore interpretati da Massimo Barbero, Patrizia Camatel, Elena Formantici, Mara Morando e dal regita Tommaso Rotella che riprenderà il suggestivo monologo del Giuda di Luciano Nattino.

Il Cristo-albero, opera dell'artista tedesco Hans Jurgen Vogel, e simbolo della Passiun, sarà il fulcro di movimenti coreografici e tableau vivant creati dai danzatori torinesi di Cifra danzateatro. Il tradimento può essere generativo di un nuovo scenario, portatore di innovazione e di evoluzione personale; tuttavia, nel compierlo è sempre presente la componente di pericolo, di rischio, poiché il traditore sa che subirà le conseguenze del proprio agire, talora fino all’estremo sacrificio della vita.

“Il tradimento è inestricabilmente connesso all’amore – commenta il regista - Non si dà amore senza possibilità di tradimento, non si dà tradimento se non all’interno di un rapporto d’amore. Non sono i nemici, gli estranei, che tradiscono, ma i padri, le madri, i figli, i fratelli, gli amanti, le mogli, i mariti, gli amici: perché su di loro un giorno abbiamo investito il nostro amore. Il tradimento appartiene all’amore come la notte al giorno”.

Il programma legato alla Pasqua continua il giorno seguente, venerdì 29 marzo, al Sacro Monte di Crea, alle ore 15, con un appuntamento inedito: “All’Ora Nona della Passione”, in corrispondenza del momento in cui i Vangeli collocano la morte di Gesù in Croce. Sarà un’azione teatrale popolare, sempre al seguito del Cristo-albero, con la partecipazione di Antonio Catalano e artisti ospiti.

Sul piazzale del Santuario di Crea, da sempre meta di pellegrinaggi e processioni, un gruppo di artisti condurrà un momento di riflessione intorno alle sofferenze del Cristo, l’Innocente ingiustamente accusato e condannato a morte, e, per traslato, alle sofferenze che straziano il mondo contemporaneo.

I danzatori torinesi di Cifra danzateatro porteranno a spalle il Cristo-albero, e lo deporranno alle porte della chiesa, esprimendo il dolore, lo smarrimento, la tenebra del momento attraverso una partitura gestuale e danzata. A seguire, l’artista e autore Antonio Catalano dedicherà al momento la lettura di brani tratti dalla sua opera “Il Vangelo raccontato da un asino patentato”, una visione innocente e umana sui Misteri della vita e della fede. Chiuderà l’incontro una riflessione di Mons. Francesco Mancinelli, Rettore del Santuario di Crea.


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Silvio Morando

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